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Il Co-sleeping, ovvero l’abitudine di far dormire i bambini nel lettone con mamma e papà, è ormai un argomento di grande dibattito nella cultura occidentale. Ci sono idee contrastanti a riguardo, che spesso mandano in confusione i genitori, portandoli a domandarsi quale sia la scelta migliore da fare.
Dobbiamo prima di tutto ricordare che dormire con i bambini è, in realtà, un’abitudine radicata. Fin dai tempi primitivi, infatti, l’essere umano dormiva a stretto contatto con i propri figli, all’interno di tane o grotte, per proteggerli dal freddo e da eventuali attacchi esterni. Dormire con i genitori, dunque, rappresenta per il neonato un’innata sensazione di protezione e sicurezza. Ancora oggi, in molti paesi del mondo, sia per cultura, che per questioni di spazio, i bambini dormono con mamma e papà.
Dormire nel lettone presenta sia aspetti positivi, che aspetti negativi, entrambi da prendere in considerazione per fare la scelta giusta.
Bambini nel Lettone: Aspetti Negativi
Il primo aspetto negativo da considerare è sicuramente il pericolo che rappresenta avere dei bambini nel lettone. I rischi che si corrono sono rari, ma non impossibili: rischio di soffocamento o schiacciamento, dovuti al movimento degli adulti, e cadute accidentali.
Il secondo aspetto negativo è rappresentato, invece, da un fattore emotivo del bambino. Abituandosi a dormire nel lettone e a sentirsi protetto dal calore dei genitori, avrà inizialmente delle difficoltà a dormire da solo e potrebbe vivere questa esperienza come un abbandono. Questo aspetto è controproducente e può portare il bambino a legarsi ancora di più alla mamma e al papà, anche di giorno. Il problema, dunque, verrà amplificato, soprattutto per genitori che lavorano e sono costretti a lasciare i figli con nonni o baby sitter.
Bambini nel Lettone: Aspetti Positivi
Gli aspetti positivi nel permettere ai bambini di dormire nel lettone non devono essere sottovalutati, anzi possono rincuorare tutte le mamme e i papà che amano avere i loro bimbi accanto durante la notte.
Il neonato che arriva nella nuova casa, ha bisogno del contatto con i genitori sia di giorno che di notte. Grazie al loro calore, odore e al suono delle loro voci, si sente protetto e questo favorisce sia il suo sonno che la sua tranquillità. Per un genitore, inoltre, avere i propri figli accanto durante la notte risulta comodo soprattutto all’inzio, quando le poppate sono irregolari ed il sonno dei bambini può essere disturbato.
Lasciare che i bimbi dormano nel lettone, dunque, ha diversi aspetti positivi e permette a genitori e figli di conoscersi meglio, creando un legame molto forte. Entrambi i genitori, naturalmente, devono essere d’accordo e nessuno dei due deve essere costretto a lasciare il letto per far spazio al bambino.
La scienza oggi scopre e dimostra quello che culture primitive hanno sempre saputo, cioè che genitori e figli sono naturalmente predisposti a dormire insieme e che se lo fanno, non succede niente di terribile. Anzi. Secondo i dati, i problemi emotivi e comportamentali sono molto più comuni nei bimbi costretti a dormire da soli
Bambini nel Lettone: fino a che età?
E’ difficile dare una risposta generica a questa domanda. Ogni famiglia ha un proprio equilibrio, che permette a genitori e figli di vivere bene la loro intimità.
Molto spesso i genitori che lavorano durante il giorno, utilizzano le ore della notte per stare vicino ai bambini, per compensare le attenzioni che non possono assicurare loro durante la giornata. E’, dunque, un piacere averli nel lettone e sentirli vicini. Dormire insieme rafforza il loro legame.
Come detto precedentemente, far dormire i bambini nel lettone nel primo anno d’età è una scelta comoda, sia per il bimbo che per i genitori. Con il passare del tempo, però, bisognerebbe iniziare ad abituare il bambino a dormire da solo.
Gli esperti dicono che i bambini dovrebbero rimanere nel lettone con i genitori fino ad un massimo di 3 anni, dopodichè bisognerebbe accompagnarli, in maniera graduale, verso l’indipendenza. Ci sono casi in cui i bambini dormono con i genitori fino al quinto o sesto anno di età, obbligando ad un certo punto, uno dei due a dormire altrove. Questo è un errore, che può condizionare negativamente il carattere del bambino.
poter accedere liberamente a questo luogo, che per gli adulti è sinonimo di particolare riservatezza e intimità, crea nei più piccoli una pericolosa idea di onnipotenza che, crescendo, potrebbe dare loro non poche difficoltà nelle relazioni con gli altri
Come modificare questa abitudine?
Abituare un bambino a dormire da solo non è facile. Il lettone rappresenta per lui una zona di confort, dove rilassandosi riesce ad addormentarsi facilmente e profondamente.
Arriva il momento, però, in cui diventa necessario cambiare questa abitudine. La scelta migliore è iniziare appena superato il primo anno d’età o addirittura appena terminata la fase di allattamento. Alcune coppie, però, preferiscono ritardare questo momento. Bisogna considerare che con il passare del tempo diventa sempre più difficile abituarlo a dormire da solo, in quanto aumenterà l’ansia da separazione.
In ogni caso, i genitori devono accompagnare gradualmente il bambino verso la sua indipendenza.
Come?
- RASSICURANDOLO: la prima cosa da fare è rassicurarlo con le parole, farlo sentire sempre protetto e spiegargli che dormire da soli è un passo in più verso la crescita, che così sta diventando grande.
- FACENDOGLI PRENDERE CONFIDENZA CON LA SUA CAMERETTA: farlo stare in cameretta anche di giorno. Il bambino deve imparare che quello è il suo spazio, dove può giocare e stare tranquillo. Deve sentirsi sicuro nella sua cameretta, come quando era nel lettone con mamma e papà.
- ABITUANDOLO GRADUALMENTE: creare delle abitudini, delle routine che precedono la nanna, come leggergli delle fiabe, fargli le coccole. Nei primi periodi il genitore può stendersi insieme a lui per ricreare l’atmosfera che c’era nel lettone, aspettare che il bimbo prenda sonno e poi allontanarsi silenziosamente.
Abituarli a dormire da soli rafforza l’autostima
Questi sono i consigli degli esperti, ma naturalmente ogni famiglia gestirà i tempi individualmente. Tanti sono gli aspetti da considerare, soprattutto quelli legati all’emotività del bambino. Quello che dovete pensare è che abituandolo a dormire da solo gli darete maggiore indipendenza e che questo lo aiuterà in futuro a gestire le relazioni con gli altri.Gli darete fiducia in sè stesso.
Il bambino così si abitua a farcela da solo, a superare la paura della separazione, la paura della solitudine e sono mattoncini utili per la formazione del suo carattere.
Questo non vuol dire che il bimbo non dovrà più salire nel lettone con mamma e papà, al contrario.
Il lettone rimarrà il luogo delle coccole, dei giochi, il luogo in cui ricrea l’intimità con i genitori, mantenendo comunque la sua libertà.
Per un bambino, riuscire a dormire nel proprio letto rappresenta una conquista evolutiva importante per la crescita, l’autonomia e la stima di sé