Singhiozzo del neonato perché avviene a come farlo passare
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Singhiozzo del neonato: perché avviene a come farlo passare

Il singhiozzo nel neonato è un fenomeno piuttosto comune che non deve mettere in agitazione genitori e familiari: come avviene anche nelle altre fasce d’età, il singhiozzo è semplicemente la contrazione involontaria del diaframma, fenomeno che tende a risolversi da solo. Ma quali sono le cause del singhiozzo? E come intervenire per farlo passare? Scopriamolo insieme!

Le cause del singhiozzo nel neonato

Come già detto in precedenza, sia negli adulti che nei bambini, il singhiozzo deriva dalla contrazione del diaframma e dei muscoli respiratori accessori, seguita dall’espulsione dell’aria ispirata e la chiusura improvvisa delle corde vocali. Le contrazioni del singhiozzo hanno un andamento ritmico a una frequenza che può andare da 20 a 60 singhiozzi al minuto. Il singhiozzo è un fenomeno che si verifica nella maggior parte dei mammiferi, ed è già presente in fase di gestazione, tant’è che il singhiozzo del feto può essere avvertito dalla futura mamma durante la gravidanza. Le cause del singhiozzo non sono ancora chiare. Molto probabilmente si tratta di un meccanismo che permette l’emissione dell’aria in eccesso nello stomaco: un riflesso, dunque, che aiuta i neonati, durante la poppata, a ingerire una maggior quantità di latte. Tra i fattori scatenanti del singhiozzo nel neonato ci sono:

  • ingestione rapida del latte durante la poppata;
  • ingestione di aria durante la poppata;
  • ingestione di aria durante il pianto;
  • sbalzi termici repentini.

Quando è necessario contattare il pediatra

In genere, il singhiozzo nei neonati dura alcuni minuti e tende a risolversi spontaneamente con eruttazione. Quando però il singhiozzo dura più di 48 ore o avviene con frequenza e si associa a sintomi come riduzione del tono muscolare, convulsioni, perdita di peso, inappetenza e letargia è importante contattare immediatamente il proprio pediatra poiché potrebbe essere un segnale di un disturbo più serio come una lesione al sistema nervoso centrale, una patologia che porta a un’irritazione del nervo frenico (pericardite, polmonite o reflusso) o malattie di natura metabolica.

I rimedi per il singhiozzo del neonato

Nel caso in cui il singhiozzo si verifica durante la poppata fare una breve pausa aiuta il bambino a emettere il volume d’aria eccessivo attraverso il singhiozzo. In linea generale, un buon rimedio per far passare il singhiozzo è la deglutizione perché favorisce il rilassamento del muscolo diaframma e non porta effetti collaterali: durante la fase di allettamento si può quindi attaccare al seno il piccolo per calmare il singhiozzo. Per prevenirlo, invece, dopo la poppata, bisogna adagiare il piccolo sulla propria spalla oppure in posizione semi-seduta per favorire il ruttino. In fase di allattamento bisogna avere cura di attaccare il bambino correttamente al seno oppure di utilizzare una tettarella adatta per evitare che il bambino ingerisca troppa aria. Infine, si rivela altrettanto utile fare in modo che il bambino non arrivi troppo affamato al momento della poppata: pianto e voracità potrebbero far insorgere il singhiozzo.

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Foto di RODNAE Productions da Pexels

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