Bisogna preoccuparsi della fossetta sacrale del neonato
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Bisogna preoccuparsi della fossetta sacrale del neonato?

La fossetta sacrale è una rientranza congenita della pelle nella regione lombare o sacrale, zona situata nella parte bassa della schiena del neonato. Solitamente si presenta con due piccoli fori all’altezza della piega dei glutei, nella zona sacrale, appunto. Nella maggior parte dei casi la fossetta sacrale è una condizione innocua, un mero inestetismo, le cui cause sono sconosciute. In alcuni casi, però, è sintomatica di alcuni problemi a carico della colonna spinale, vale a dire la spina bifida, la sindrome del midollo ancorato e il difetto di chiusura del tubo neurale.

Che cos’è la fossetta sacrale del neonato

La fossetta sacrale di per sé è una semplice rientranza presente sin dalla nascita nella parte più bassa della schiena, ovvero la zona sacrale. Da non confondere però con le fossette di Venere che compaiono simmetricamente su ciascun della colonna vertebrale e sono la conseguenza dei legamenti che collegano ossa pelviche e pelle. La fossetta sacrale può essere di due tipologie, tipica o atipica, nel dettaglio:

  • La fossetta sacrale tipica, o semplice, è di piccole dimensioni e si trova nella piega tra i glutei. Solitamente non supera i 5 mm di diametro e spesso è localizzata vicino all’ano. È piuttosto frequente e non è legata al disrafismo.
  • Le fossette atipiche sono più grandi, superano il mezzo centimetro di profondità e sono più lontane dall’ano. In alcuni casi si trovano all’altezza delle costole e sono considerate fattore di rischio di disrafismo spinale.

Quando bisogna preoccuparsi

Come già detto in precedenza, la fossetta sacrale non è pericolosa per la salute del neonato. Se la fossetta è atipica e attorno ad essa compaiono peli, del pus ed è accompagnata da variazioni del colore della pelle, bisogna contattare il proprio pediatra poiché potrebbe essere correlata a problemi di disrafismo spinale. La spina bifida è un’anomalia congenita provocata da un difetto nello sviluppo della colonna vertebrale e del midollo spinale durante la gravidanza. La comparsa della spina bifida può essere prevenuta attraverso l’assunzione di acido folico in gravidanza da parte della futura mamma. Ci sono casi in cui può formarsi un tipo più lieve di spina bifida, detta occulta o sindrome del midollo ancorato: in questo caso la colonna vertebrale non si è chiusa completamente e il midollo resta ancorato a livello delle vertebre lombari più basse, provocando incontinenza intestinale o vescicale e intorpidimento e debolezza degli arti inferiori. La sindrome del midollo ancorato è risolvibile con un intervento chirurgico di chiusura delle vertebre finali. Infine, la fossetta sacrale può anche essere l’effetto di un difetto del tubo neuronale che causa un’anomala connessione tra pelle e colonna vertebrale. Laddove venga diagnosticato da uno specialista un disturbo a carico della colonna vertebrale, è necessario sottoporre il piccolo a una serie di accertamenti, tra cui la risonanza magnetica e, dove possibile, ricorrere all’intervento chirurgico oppure adottare una serie di accorgimenti utili a prevenire l’insorgenza di complicazioni e ad assicurare al bambino un’ottima qualità della vita.

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Foto di Vidal Balielo Jr. da Pexels

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