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La sesta malattia, conosciuta anche come roseola, roseola infantum, esantema critico, esantema subitum o febbre dei tre giorni, è un’infezione virale causata dall’herpes virus umano di tipo 6B (più raramente l’herpes 7) che colpisce o bambini nella fascia d’età compresa tra i 6 mesi e i 2 anni. Si tratta di una malattia esantematica i cui sintomi compaiono circa dopo 1-2 settimane di incubazione. Il sintomo principale è la febbre alta che tende a sparire dopo circa 3-5 giorni a cui segue la comparsa di macchie sul tronco e sul viso che possono estendersi anche su braccia e gambe. La trasmissione del virus avviene tramite naso e bocca, come per il comune raffreddore, attraverso starnuti, tosse o il contatto con superfici e oggetti contaminati.
I sintomi della sesta malattia
Come accennato in precedenza, la sesta malattia solitamente inizia con febbre alta, tra i 38-40° C accompagnata, in alcuni casi da malessere generale, raffreddore, irritabilità e inappetenza, lieve arrossamento della faringe, gonfiore delle palpebre e delle ghiandole del collo e congiuntivite. Dopo circa 3-5 giorni la febbre sparisce (infatti la sesta malattia è chiamata anche febbre dei tre giorni) e compare la tipica eruzione cutanea sul volto, tronco e collo che tende a scomparire in 24-48 ore. L’esantema è caratterizzato da macchie rosa-rosso piatte, senza vescicole quindi, e non provocano prurito. Attorno alle macchie compare spesso un alone biancastro e le zone interessate dal rash cutaneo se pressate, tendono a sbiadire. Negli ultimi giorni di malattia, può capitare che il bambino lamenti dolori articolari e muscolari. Trattandosi di una forma virale, le manifestazioni della malattia sono variabili: in alcuni casi la sesta malattia si presenta direttamente con il rash cutaneo, in altri la febbre può causare convulsioni, la cui comparsa è sempre bene segnalare al pediatra.
Neonati, in gravidanza e adulti
La sesta malattia difficilmente colpisce i bambini al di sotto dei 6 mesi, in particolare se allattati, perché sono protetti dagli anticorpi materni che passano prima dalla placenta e poi dal latte. Infatti, anche le donne incinta e gli adulti è raro che contraggono la sesta malattia perché essendo il virus herpes 6 molto diffuso, la probabilità di esserne venuti già a contatto in infanzia è elevata e, di conseguenza, di aver sviluppato gli anticorpi necessari per difendersi. Nel caso in cui dovesse accadere la sintomatologia comporta febbre alta, difficoltà nella deglutizione, linfonodi ingrossati
Diverso è il caso di persone con sistema immunitario compromesso perché il virus può diventare molto pericoloso ed è bene, in caso di contatto diretto, avvisare il proprio medico curante.
Come curare la sesta malattia
Solitamente è una malattia che guarisce spontaneamente e la terapia è solo sintomatica. Come consiglia l’Istituto Superiore di Sanità, il bambino può essere curati a casa fino alla guarigione. Per aiutare il bambino, può essere utile:
- lasciarlo a riposo, se non si sente bene, senza però forzarlo a stare a letto se vuole alzarsi;
- idratarlo spesso, facendogli bere abbondanti liquidi. Se non è ancora svezzato, allattarlo regolarmente;
- mantenerlo fresco. Se la stanza è calda, usare un lenzuolo leggero sul letto piuttosto che le coperte;
- somministrargli farmaci antifebbrili (paracetamolo o ibuprofene) se la febbre è alta. È consigliabile consultare il pediatra per avere tutte le indicazioni sulle dosi e sui tempi e leggere sempre il foglietto illustrativo allegato al medicinale.
La maggior parte dei bambini guarisce spontaneamente in una settimana e, di solito, non è necessario l’intervento del pediatra. Bisogna consultarlo se:
- si è preoccupati per i disturbi (sintomi) comparsi;
- non si è sicuri della causa dei disturbi;
- il bambino più piccolo di 3 mesi di età ha una temperatura corporea di 38°C o più;
- il bambino di età compresa tra 3 e 6 mesi presenta una temperatura corporea di 39°C o più;
- le macchie sulla pelle (esantema) non migliorano dopo tre giorni dalla loro comparsa.
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