I bambini altamente sensibili
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I bambini altamente sensibili

Ognuno di noi quando nasce eredita una combinazione unica di tratti temperamentali che sono alla base della personalità. Tra questi l’Alta Sensibilità che si trova nel 20 % della popolazione, tratto che è stato riscontrato anche nella specie animale. La prima a parlare di Alta Sensibilità è stata la psicologa e ricercatrice statunitense Elaine Aron che ha anche definito le caratteristiche tipiche che definiscono una persona altamente sensibile (o PAS), caratteristiche che spesso vengono confuse con altre diagnosi o semplicemente scambiate per eccessiva fragilità, emotività, o, peggio “debolezza”.

Che cos’è l’Alta Sensibilità

L’Alta Sensibilità è un tratto del temperamento innato a base genetica, ciò significa che con l’Alta Sensibilità si nasce, ma soprattutto, l’Alta Sensibilità non è una malattia, né un difetto ma una diretta conseguenza del processo evolutivo delle specie animali: grazie agli individui più ricettivi, l’intero gruppo può reagire tempestivamente ed efficacemente a eventuali minacce. Le persone altamente sensibili presentano, infatti, una soglia percettiva inferiore rispetto agli stimoli sensoriali, emotivi e sociali, per cui sentono ed elaborano più rapidamente e a un livello più profondo tutte le informazioni provenienti dall’ambiente circostante. Inoltre, le persone che presentano questo tratto sono più sensibili anche ai segnali intrasoggettivi, ovvero hanno una percezione più raffinata della propria interiorità a livello fisico, emotivo e mentale. Sono persone, quindi, molto attente al mondo esterno, ma anche al loro mondo interno, in grado di percepire aspetti della realtà che i più non notano. La loro neuro-sensibilità può portarli a reagire con un’intensità maggiore agli stimoli sensoriali, emotivi e sociali: le persone altamente sensibili, e nello specifico i bambini, possono essere sovraccaricati velocemente dagli stimoli e, quindi, presentare una soglia di stress inferiore.

Quali sono le caratteristiche di un bambino altamente sensibile?

I bambini altamente sensibili nascono un sistema nervoso molto reattivo, quindi, anche stimoli di bassa intensità possono provocare facilmente un sovraccarico sensoriale, rendendo più complessa l’elaborazione delle informazioni. Generalmente, i bambini altamente sensibili:

  • sono molto riflessivi e coscienziosi, apparendo molto più maturi della loro età;
  • avvertono tutti i cambiamenti all’interno di un ambiente anche quelli più impercettibili (stati d’animo, ad esempio);
  • sono facilmente suscettibili a stimoli sensoriali (caldo, freddo, sporco, pulito ect..), sociali (ad esempio situazioni caotiche e rumorose) ed emotivo ( gioia, entusiasmo, paura, stess, rabbia e via discorrendo);
  • sono grandi osservatori, soprattutto se si trovano in contesti o situazioni nuovi, prima di coinvolgersi ci mettono del tempo;
  • possono attuare meccanismi di risposta comportamentale diversi, passando da vere e proprie esplosioni di rabbia a momenti di totale calma;
  • per circa il 30% manifestano estroversione.

I bambini altamente sensibili per via delle loro caratteristiche hanno bisogno di un ambiente di crescita rassicurante, in particolare, hanno bisogno di adulti amorevoli, capaci di comprenderli e di guidarli sapientemente. Per aiutare al meglio un bambino altamente sensibile possono essere molto utili attività di decompressione, come l’uso di tecniche di mindfulness, ascoltare della musica, proporgli attività creative; fondamentale è però aiutarlo a decodificare ciò che sente, dare un nome giusto alle proprie emozioni, per aiutarlo ad allenare l’intelligenza emotiva. Queste sono solo caratteristiche generali, come abbiamo visto, l’Alta Sensibilità, non deve essere fonte di preoccupazione per un genitore, ma vista come una risorsa. In caso si pensi che il proprio figlio sia altamente sensibile è bene rivolgersi innanzitutto a uno specialista del settore che saprà aiutare i genitori a gestire al meglio l’Alta Sensibilità del bambino, per garantirgli uno sviluppo psico-emotivo sano ed equilibrato.

Photo Credits:

Foto di Matheus Bertelli da Pexels

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