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L’indice di Apgar è l’insieme di una serie di controlli eseguiti sul neonato nei minuti successivi alla nascita. Si tratta di una valutazione che stabilisce in tempi rapidi in quale stato di salute si trova il bambino appena nato, fornendo anche un giudizio primario sulla efficienza delle funzioni di base del suo organismo. Nello specifico, l’indice prende in considerazione cinque parametri vitali, ovvero frequenza cardiaca, ritmo respiratorio, reazione agli stimoli, colorito cutaneo e tono muscolare, a cui viene assegnato un punteggio che va da zero a due. Se la somma totale è superiore a sette, le condizioni del piccolo sono ritenute buone. Nel caso in cui l’indice sia al di sotto di tale soglia, non significa che il bambino stia necessariamente male, ma i medici andranno a intensificare i controlli post-natali.
Che cos’è l’indice di Apgar
L’indice di Apgar, conosciuto anche come punteggio o score di Apgar, è un sistema di valutazione a cui viene sottoposto il neonato subito dopo la nascita. Gli accertamenti sono fondamentali per stabilire se il bambino a seguito della nascita è in grado di superare senza problemi il post parto o se presenta una qualche problematica per la quale è necessario l’intervento medico. L’esame per stabilire l’indice di Apgar viene ripetuto due volte:
- entro il primo minuto di vita, per accertarsi circa la reazione del neonato al parto;
- dopo il quinto minuto dal parto, per fornire indicazioni sull’adattamento alla vita extra-uterina.
Come già visto in precedenza, l’indice di Apgar prende in considerazione cinque parametri vitali, vale a dire:
- colorito;
- eccitabilità riflessa;
- tono muscolare;
- attività respiratoria;
- frequenza cardiaca.
A ogni parametro viene attribuito un punteggio da 0 a 2, la cui somma rappresenta l’indice di Apgar che può variare da un massimo di 10 a un minimo di 0. Punteggi considerati indice di buona salute sono quelli superiori a 7. Se dopo cinque minuti dalla nascita, l’indice di Apgar è ancora inferiore a 7, la valutazione viene ripetuta dopo dieci minuti e se ancora resta bassa, il bambino viene trasferito nel reparto di neonatologia per l’esecuzione di trattamenti specifici.
Quali sono i parametri dell’indice di Apgar
A seguito della nascita, ostetrica e medico presente in sala parto si occupano dell’osservazione del neonato monitorando i seguenti parametri:
Frequenza cardiaca. Elemento fondamentale per determinare se il bambino necessita di assistenza medica. Quando la frequenza cardiaca è regolare e compresa tra 100 e 140 battiti al minuto, viene considerata buona e corrisponde a un punteggio pari a 2. Al di sotto dei 100, 1 mentre 0 nei casi in cui il battito è assente.
Attività respiratoria spontanea: se il neonato respira in modo normale e piange in modo vigoroso, gli viene assegnato un punteggio di 2. Se va in apnea dopo 60 secondi dalla nascita, ottiene un punteggio di 0, negli altri casi di 1.
Tono muscolare: in caso di assenza di tono muscolare il piccolo riceve 0 punti. Se invece muove attivamente gli arti e presenta una flessione spontanea ottiene 2 punti.
Reattività agli stimoli si misura dall’osservazione delle reazioni del piccolo a specifiche stimolazioni, come una percossa sulla pianta dei piedi o l’introduzione di un catetere morbido nell’orofaringe e nelle narici. Se il piccolo contrae i muscoli mimici, emette uno starnuto o fa la tosse, gli viene assegnato un punteggio di 2.
Colorito. Parametro soggettivo. Tuttavia, di norma, il colorito è roseo. Bisogna considerare che alla nascita i bambini tendono a essere cianotici a causa della difficoltà respiratoria causata dal passaggio attraverso il canale del parto e la bassa saturazione dell’ossigeno nell’organismo.
I limiti dell’Indice di Apgar
Il risultato dell’indice di Apgar è compreso tra 0 e 10 punti:
- Indice di Apgar tra 7 e 10: il neonato sta bene;
- Indice di Apgar tra 4 e 6: il neonato è in sofferenza di grado medio, pertanto va stimolato a respirare e se necessario va praticato un massaggio cardiaco esterno;
- Indice di Apgar tra 0 e 3: il neonato è in sofferenza di grado elevato e quindi sono necessarie cure intensive.
Quando il parto avviene al termine della gravidanza e mamma e bambino stanno bene, l’indice è alto. Tuttavia è raro che un bambino appena nato ottenga un punteggio di 10/10, per via del tipico colorito pallido o bluastro della pelle. Se l’indice è inferiore a 7, il bambino deve essere sottoposto a vari controlli, in sala parto o nel reparto neonatale. Nello specifico se il punteggio è tra 4 e 6, il test viene ripetuto ogni 5 minuti fino alla stabilizzazione; quando è inferiore a 4, il bambino viene visitato dal neonatologo e portato in terapia intensiva. In caso di indice pari o inferiore a 3, è necessaria un’assistenza immediata. Un indice di Apgar basso non è sempre correlato a patologie o disfunzioni: i bambini che presentano un indice di Apgar basso alla nascita, possono recuperare in fretta ed essere in perfetta salute. L’indice di Apgar può essere influenzato da vari fattori, alcuni dei quali soggettivi, come ad esempio il punteggio per il colorito. Altri fattori potrebbero essere la diretta conseguenza di complicanze insorte durante il parto, come:
- Infezioni;
- Errori di monitoraggio;
- Pre-eclampsia;
- Parto cesareo,
- Rottura o distacco placentare;
- Nascita prematura;
- Prolasso del cordone ombelicale;
- Travaglio e parto faticosi;
- Rottura dell’utero;
- Presenza di fluidi nelle vie respiratorie del bambino
- Tachisistolia uterina.