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Può capitare a una mamma in dolce attesa di avvertire dei sussulti provenire dall’interno. Non si tratta di nulla da temere, anzi, il singhiozzo del feto è un fenomeno del tutto normale che indica lo stato di buona salute del nascituro. Un movimento sussultorio che si inizia ad avvertire intorno al secondo trimestre di gestazione dovuto allo sviluppo dell’apparato respiratorio. Approfondiamo insieme quali sono le cause del singhiozzo del feto, come capire se il feto ha il singhiozzo e quando, invece, bisogna rivolgersi al proprio ginecologo.
Le cause del singhiozzo del feto
Le cause del singhiozzo del feto sono legate, quindi, allo sviluppo della muscolatura del diaframma e alla maturazione degli organi dell’apparato respiratorio. Si tratta nello specifico di un riflesso preparatorio alla respirazione: attraverso la contrazione del diaframma il bebè impara a respirare coi polmoni, inalando liquido amniotico che, entrando nella trachea, viene poi espulso col singhiozzo. Se il bambino singhiozza significa che si sta sviluppando nel modo giusto, e che cervello e midollo spinale lavorano bene per controllare le contrazioni del diaframma. Solitamente il singhiozzo del neonato è percepibile intorno al secondo trimestre di gravidanza, cioè quando le dimensioni del bambino si fanno più rilevanti e comincia a gestire i riflessi per imparare a respirare: se nel primo periodo, il singulto sembrerà flebile, man mano che cresce diventerà sempre più forte. In merito alla frequenza non c’è una regola, ogni situazione è a se stante. Alcuni comportamenti della mamma possono indurre il singhiozzo, come una cena a base di cibi complessi da digerire o bere bibite gassate, ma non c’è una regola. Nel caso in cui il singhiozzo del feto diventi particolarmente frequente, non bisogna trattenere il respiro, ma cercare una posizione rilassata e praticare esercizi di respirazione. Possono essere d’aiuto anche bere qualche sorso d’acqua o fare un piccolo spuntino leggero, per migliorare le difficoltà digestive dovute a pasti complessi perché il ristagno dei succhi gastrici e la digestione lenta influiscono sul singhiozzo del feto, e infine camminare lentamente.
Quando rivolgersi al ginecologo
In linea di massima, il singhiozzo del feto è un segnale positivo dello sviluppo del feto, che si sta preparando a vivere al di fuori dell’utero. In casi rari, soprattutto nelle ultime settimane di gravidanza, potrebbe essere sospetto se si avvertono cambiamenti o il singhiozzo non passa. Bisogna avvertire il proprio ginecologo e svolgere un’ecografia per valutare lo stato della placenta e del cordone ombelicale, in particolare per verificare l’eventuale presenza di un problema di posizione del cordone, di riduzione dell’afflusso di ossigeno o del battito cardiaco fetale e per evitare che si verifichi la sofferenza fetale. Se durante l’ultimo trimestre si avverte il singhiozzo ogni giorno con diversi episodi della durata di oltre 15 minuti è bene rivolgersi al ginecologo. Se invece il singhiozzo resta regolare per tutta la gravidanza, non cambia di intensità e di frequenza, si può stare tranquilli, il bambino gode di ottima salute.
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