Come avere cura della vagina dopo il parto
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Come avere cura della vagina dopo il parto

Dopo il parto, le attenzioni della neomamma sono tutte rivolte al suo bambino: poppate, pannolini e ninne nanne scandiscono la quotidianità e trovare del tempo per pensare a sé stesse e al proprio corpo diventa molto difficile. Tuttavia, è molto importante che la donna riesca ad avere momenti dedicati alla cura di sé, soprattutto alla cura della sua salute intima: prendersi cura della propria vagina subito dopo il parto è uno step fondamentale verso il recupero della propria genitalità e della propria sessualità.

Post parto e lassità vaginale: come fare

Uno dei primi aspetti da tenere in considerazione dopo il parto è il temporaneo rilassamento del pavimento pelvico. Lo stato del pavimento pelvico dopo il parto è strettamente connesso con il tipo di parto che si è avuto, ma anche con altri fattori, tra cui l’ereditarietà, l’età della donna e il numero di parti. In alcuni casi, infatti, i tessuti che circondano la vagina possono perdere la loro elasticità, risultando più lassi e più tesi. Per questo è importante già durante la gravidanza prevenire l’indebolimento del pavimento pelvico attraverso esercizi mirati o tenendo sotto controllo il peso corporeo. Ma oltre alla perdita di tono del tessuto vaginale, possono verificarsi anche modificazioni delle labbra vulvari e cambiamenti della flora vaginale che possono sfociare in disbiosi o vaginosi, portando a una sensazione di secchezza intima. Sia nel caso di perdita di tono muscolare che di disbiosi o vaginosi è possibile intervenire, nel primo caso con un’attività di riabilitazione del pavimento pelvico che porti alla rielasticizzazione dei tessuti, nel secondo caso con una terapia mirata: l’importante in entrambi casi è affidarsi alle cure di esperti e diffidare dalle cure fai da te.

L’igiene intima nel post parto

Il periodo definito “puerperio” richiede sempre una certa accortezza sia che il parto sia stato naturale che cesareo. Nel caso di salute vaginale, più delicato è il caso di un parto spontaneo perché crea dei traumi a livello della zona genitale inferiore, nello specifico del canale vaginale e della vulva, ferite che provocano dolore, fastidio e gonfiore a livello intimo. Ma come alleviare questi dolori? Si rivelano un ottimo rimedio gli impacchi di calendula fredda da applicare direttamente a contatto con la zona interessata. Per quanto riguarda l’igiene intima, bisogna scegliere detergenti a pH neutro e avere cura di cambiare l’assorbente, che viene utilizzato per le perdite post parto chiamate lochiazioni, a intervalli di tempo regolari. Nel caso di presenza dell’episiotomia, ovvero del taglio eseguito per facilitare la nascita del bambino e relativa sutura, è importante avere cura della ferita per evitare infezioni. Sebbene i punti si riassorbono, è bene adottare alcuni accorgimenti per tenere la zona pulita e asciutta, avendo cura dopo ogni lavaggio di asciugarla bene con delicatezza evitando strofinamenti, in questo caso è, tuttavia, fondamentale attenersi alle indicazioni ricevute al momento delle dimissioni. Di seguito, alcune pratici consigli per una corretta igiene intima dopo il parto:

  • Scegliere un assorbente adatto, preferendo quelli in cotone perché più delicati.
  • Cambiare spesso l’assorbente avendo cura di lavare la zona con acqua tiepida a ogni cambio.
  • Lavare le parti intime con un detergente intimo a pH neutro.
  • Non abbondare con l’uso del detergente intimo, in presenza di punti prima di applicarlo sulla zona è bene diluirlo con acqua.
  • Asciugare la zona con un asciugamano morbido e personale evitando di sfregare le parti intime.
  • In caso di episiotomia o lacerazioni chiedere al proprio ginecologo quali prodotti possono essere utilizzati per favorire la cicatrizzazione.

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Foto di Marcelo Chagas da Pexels

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