Cos'è il Virus Respiratorio Sinciziale
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Cos’è il Virus Respiratorio Sinciziale

Il Virus Respiratorio Sinciziale, conosciuto anche come VRS, è un virus respiratorio comune che può provocare infezioni a livello dei polmoni e delle vie aeree in genere. Si tratta di uno dei virus responsabili del raffreddore, tra le principali cause di bronchiolite e di polmonite nei neonati. Il periodo di maggiore contagiosità è compreso tra novembre e aprile, con un picco nei mesi di gennaio, febbraio e marzo.

Che cos’è il Virus Respiratorio Sinciziale

Il virus respiratorio sinciziale è un virus a RNA, nello specifico un pneumovirus, molto diffuso, tanto che si stima che la maggior parte dei bambini ne venga a contatto entro il quarto anno di vita. L’VRS può colpire chiunque e in qualunque fascia d’età: la particolarità di questo virus è che la risposta immunitaria anche nell’adulto non consente l’acquisizione di immunità, si resta quindi soggetti a nuovi contagi, seppure in maniera meno grave grazie agli anticorpi. Tuttavia, l’VRS è particolarmente rilevante nei bambini al di sotto dei 5 anni a causa di un sistema immunitario non sufficientemente maturo e quindi più esposto allo sviluppo di forme complicate.

Come avviene il contagio da Virus Respiratorio Sinciziale

Il contagio da persona a persona può avvenire in due modi:

  • contagio indiretto: toccando superfici contaminate dalla saliva di soggetti infetti e poi portando alla bocca le mani non lavate.
  • contagio diretto: starnuti, colpi di tosse ed emissioni di droplet di saliva in genere.

Un soggetto infetto è resta contagioso per circa 3-8 giorni, ma neonati, anziani e persone immunodepresse possono diffondere il virus anche fino a 4 settimane. Il virus respiratorio sinciziale può sopravvivere per molte ore sulle superfici dure, mentre per tempi più ridotti su superfici morbide.

Sintomi e cura

La fase iniziale del VRS nei neonati e nei bambini piccoli è spesso simile al raffreddore. Nei bambini con età inferiore ai 3 anni la malattia può raggiungere le vie aeree inferiori e causare tosse e respiro sibilante. In alcuni casi può portare alla bronchiolite, malattia che necessita l’ospedalizzazione.Sebbene ogni bambino possa presentare i sintomi in modo variabile, i più comuni sono:

  • Naso che cola, febbre, tosse;
  • Apnea (brevi periodi senza respirare);
  • Svogliatezza, apatia;
  • Rifiuto dell’alimentazione;
  • Wheezing (sibili durante la respirazione);
  • Rientramenti della parete toracica;
  • Respirazione rapida;
  • Cianosi (colorito blu intorno alle labbra).

Nel caso di gravi difficoltà respiratorie, cianosi e importanti segni di disidratazione bisogna rivolgersi tempestivamente al proprio pediatra o recarsi immediatamente al Pronto Soccorso. Attualmente non esistono farmaci specifici per il trattamento delle malattie causate dal VRS. La cura si basa sul trattamento degli effetti del virus sul sistema respiratorio e nei casi più gravi può includere:

  • Fornire ossigeno supplementare se vi è insufficienza respiratoria (saturazione ossigeno inferiore a 92%);
  • Infondere liquidi per via endovenosa (per prevenire la disidratazione);
  • Alimentare tramite un tubicino che dal naso va nello stomaco (gavage: quando il bambino non riesce a succhiare);
  • Usare farmaci broncodilatatori per aerosol (per aprire le vie respiratorie);
  • Impiegare farmaci antivirali (raramente, solo per bambini molto gravi o ad alto rischio).

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Foto di Karolina Grabowska da Pexels

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