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La cosiddetta “crosta lattea” è una manifestazione cutanea che interessa il neonato nei primi mesi di vita del neonato. Di natura benigna, tende a risolversi autonomamente e per questo motivo non deve destare preoccupazione nei neogenitori. Vediamo insieme di cosa si tratta, quali sono le cause che ne favoriscono l’insorgenza e quali rimedi sono più efficaci per contrastarla.
Crosta lattea: di cosa tratta
La crosta lattea dei neonati è una forma di dermatite seborroica, ovvero un’infiammazione cronica delle regioni cutanee ricche di ghiandole sebacee. Si tratta di un disturbo che tende a risolversi spontaneamente e che non comporta alcun fastidio al bambino. È un fenomeno molto comune tant’è che interessa il 10% dei neonati nei primi 3 mesi di vita, La crosta lattea può manifestarsi sul capo e su:
- sopracciglia;
- regione retroauricolare;
- zona del pannolino;
- pieghe cutanee del collo e sotto le braccia.
Quali sono le cause della comparsa della crosta lattea
L’infiammazione porta alla comparsa di arrossamento e a un aumento di sebo che accumulandosi tende a stratificarsi e a formare squame untuose di colore bianco o giallastro. Non si conosce la causa precisa che porta alla formazione della crosta lattea nei neonati, per cui sono state avanzate due ipotesi:
- Secondo la prima ipotesi a favorire l’insorgenza della crosta lattea sono gli ormoni androgeni di origine materna che stimolano l’attività delle ghiandole sebacee, portando all’aumento della produzione di sebo.
- La seconda ipotesi vuole che la crosta lattea sia dovuta alla sovrappopolazione di Malassezia furfur, un lievito che si trova normalmente sulla cute e che nutre delle sostanze grasse presenti nel sebo.
Come curare la crosta lattea
La crosta lattea appare tipicamente tra la 2^ e la 6^ settimana di vita, raggiungendo il picco intorno ai tre mesi. Dopo questo periodo tende a scomparire entro l’anno di vita: il 7% dei bambini nella fascia di età tra 1-2 anni di vita ne è affetto. La crosta lattea non è sintomatica, infatti, non porta né dolore né prurito e, in alcuni casi, si possono riscontrare anche squame grasse in corrispondenza delle ascelle e la dermatite da pannolino. In merito al trattamento per la forma più lieve, il neonato deve essere lavato giornalmente con un prodotto emolliente oleoso prima di applicare uno shampoo delicato. Si raccomanda l’uso di emolliente oleoso perché aiuta ad ammorbidire le squame rendendo più semplice la rimozione da eseguire con uno spazzolino morbido. Nel caso in cui invece non si riesca a rimuovere le squame in questo modo, bisogna consultare il proprio pediatra che saprà dare le indicazioni più giuste per il caso. I rimedi fai da te da evitare sono:
- l’uso di olio d’oliva;
- l’uso di shampoo per adulti;
- la rimozione aggressiva delle croste.
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