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Il ruttino viene considerato da molti genitori il modo più corretto per accertarsi che il neonato abbia digerito correttamente dopo la poppata. Ma è davvero così indispensabile che il neonato faccia sempre dopo l’allattamento? E se non riesce a farlo, come bisogna aiutarlo?
A cosa serve il ruttino?
Il ruttino ha come funzione l’espulsione di aria ingurgitata insieme al latte durante la poppata. Se ciò non avviene, l’aria accumulata può provocare distensione addominale e gonfiore, causando disagio e fastidio al piccolo. Anche in fase di svezzamento adottare la pratica del ruttino è molto importante perché permette al piccolo una sana e, soprattutto, una serena digestione. Tuttavia, non tutti i neonati necessitano del ruttino, un’esigenza che può variare anche in relazione alle modalità di alimentazione: i neonati che vengono allattati artificialmente, tendono a ingurgitare maggiore aria rispetto ai bambini allattati al seno, una differenza dovuta a due motivazioni specifiche, ovvero la bocca del neonato non aderisce in modo ottimale alla tettarella del biberon e nel biberon si trova una discreta quantità di aria. Ma anche quando il neonato mangia troppo voracemente tende a ingurgitare più aria. Il ruttino, solitamente, avviene a fine poppata, ma in alcuni casi il piccolo può sentire la necessità di eliminare aria mentre mangia, come capire, quindi, quando il neonato ha la necessità di ruttare? I segnali più evidenti sono: l’inarcamento della schiena, il pianto e il rifiuto del seno. Quando ciò avviene, bisogna sospendere la poppata temporaneamente e consentire al piccolo di eliminare l’aria in eccesso. Nel caso in cui il bambino mostrasse fastidio alla fine della poppata, è sempre bene stimolarlo per permettergli di fare il ruttino: se assieme al ruttino si osserva anche il rigurgito di latte, non bisogna preoccuparsi, anzi è una reazione del tutto fisiologica.
Come favorire il ruttino
Le posizioni per favorire il ruttino del neonato sono tre:
- Posizione verticale, la testa del piccolo è poggiata sulla nostra spalla. Con si sostiene la testa del piccolo, mentre con l’altra lo si sollecita con colpetti sulla schiena. Onde evitare di sporcarsi con il rigurgito, munirsi di un tovagliolo da posizionare sulla spalla.
- Bambino seduto sul grembo, di profilo. Con una mano vanno sorretti petto e la testa, mentre con l’altra si danno leggere pacche sulla schiena.
- Bambino sdraiato a pancia in giù sul grembo. In questo caso viene massaggiata con energia la schiena per favorire l’eliminazione dell’aria in eccesso. Si tratta di una posizione non è consigliata per i bambini che tendono a rigurgitare facilmente.
Il ruttino, è sempre necessario?
Il ruttino è dunque sempre necessario? No, poiché non tutti i bambini hanno la necessità di farlo appena finiscono di mangiare, e anche nel caso in cui il bambino è solito farlo, non è detto che debba farlo sempre. Ciò non deve destare preoccupazione, soprattutto se il bambino si addormenta serenamente. L’unica accortezza è tenerlo per 10/15 minuti in posizione eretta dopo la poppata, per aiutarlo a digerire ed evitare rigurgiti eccessivi.
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