Tremori del neonato_ perché avvengono_
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Tremori del neonato: perché avvengono?

I tremori del neonato sono dei movimenti involontari della durata di pochi secondi che coinvolgono gli arti, il mento e la testa del bambino. Se di natura benigna, si manifestano nei passaggi di stato di coscienza, come un risveglio improvviso, o dopo crisi di pianto. I tremori benigni del neonato sono fenomeni fisiologici che indicano l’immaturità della corteccia motoria del piccolo, ancora incapace di gestire i movimenti involontari e spontanei. Scopriamo insieme che cosa sono, perché si manifestano e come comportarsi in caso di tremori del neonato.

Che cosa sono i tremori del neonato?

I tremori del neonato sono movimenti involontari che possono comparire nel primo mese di vita del bebè dovuti all’alternanza di contrazioni di gruppi muscolari antagonisti che esercitano movimenti opposti. I tremori in base all’ampiezza e alla frequenza si dividono in:

  • Tremori fini: ampiezza bassa (massimo tre centimetri) e alta frequenza (più di sei movimenti al secondo).
  • Tremori grossolani: ampiezza elevata (più di tre centimetri) e bassa frequenza (meno di sei movimenti al secondo).

I tremori del neonato sono molto frequenti nei primi giorni di vita dei bambini a basso peso alla nascita e nei nati prematuri. Per capire se i tremori sono una manifestazione benigna o patologica, bisogna sapere se la gravidanza ha avuto un decorso complesso o normale, se durante la gestazione la mamma ha assunto farmaci o sostanze nocive e, infine, se esiste una familiarità con patologie neurologiche, endocrino-metaboliche o malformative. Da escludere sono anche quei movimenti dovute a cause diverse come le mioclonie, movimenti non ritmici, generati da una sovra-stimolazione del sistema nervoso o l’iperflessia, l’accentuazione eccessiva del sussulto causato da stimolazioni improvvise, come un rumore forte. Nel periodo neonatale, inoltre, è possibile che si verifichino oltre ai tremori benigni del neonato anche dei movimenti ritmici nel volto, negli arti e nel tronco, un segnale di convulsioni neonatali. Stabilire in questi casi se si tratta di convulsioni o di tremori benigni è molto difficile, l’unico modo per scoprirlo è effettuare un elettroencefalogramma.

Perché si manifestano i tremori del neonato?

La prima ipotesi è che i tremori benigni del neonato nei primi giorni di vita siano causati dall’immaturità dei neuroni presenti all’interno del midollo spinale che hanno il compito di controllare i riflessi muscolari. Secondo un’altra ipotesi, gli alti livelli di noradrenalina che aiutano il bambino nei primi giorni di vita extrauterina, causino tali movimenti. In alcuni casi i tremori del neonato sono correlati a una causa di natura patologica, come:

  • ipoglicemia (ridotti valori di glucosio nel sangue);
  • sindrome di astinenza neonatale che interessa i bambini le cui madri durante la gravidanza hanno fatto uso di stupefacenti e/o psicofarmaci;
  • ipocalcemia (ridotti valori di calcio);
  • ipertiroidismo materno sviluppata in gravidanza o antecedente ma inadeguatamente trattato;
  • encefalopatia ipossico-ischemica (sofferenza cerebrale che si verifica per carenza di ossigeno in prossimità o durante il parto).

Come comportarsi in caso di tremori del neonato

In primo luogo bisogna assicurarsi che l’ambiente sia ben riscaldato (mani e piedi non devono essere freddi), molto importante poi è effettuare una manovra di contenimento del neonato che dovrebbe interrompere i tremori. Un’altra manovra che aiuta a interrompere i tremori è stimolare la suzione al seno o del dito, da introdurre pulito in bocca del piccolo con delicatezza. Nel caso in cui i tremori non dovessero fermarsi, è bene osservare il bambino: se i tremori sono ricorrenti, durano a lungo e sono accompagnati da irritabilità letargia, respiro irregolare, episodi di apnea, aumento e riduzione del tono muscolare e suzione svogliata, bisogna immediatamente allertare il pediatra o recarsi presso il Pronto Soccorso più vicino.

I tremori del lattante

Se i tremori si manifestano dai 30 giorni di vita fino allo svezzamento, si parla di tremori del lattante. In questa fase della vita, i tremori sono meno frequenti e vanno distinti da

  • Attacchi di brivido: che si verificano quando il bambino è sveglio, durano 4-5 secondi e possono presentarsi anche una decina di volte al giorno.
  • Mioclono benigno dell’infanzia: condizione che insorge tra i tre e gli otto mesi di vita, caratterizzata da spasmi che si verificano durante i pasti.

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Foto di Vidal Balielo Jr. da Pexels

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